sabato 20 ottobre 2012

Istituto Italiano di Cultura Istambul



Il “Dorso di Ariano ad ISTAMBUL - Turchia

Nell’ultima settimana di maggio, il Dirigente Scolastico del Liceo Guido Dorso di Ariano Irpino prof. Francesco Caloia, con una delegazione di docenti e studenti del proprio Istituto  si è recato ad Istambul in Turchia, per uno scambio culturale nell’ambito del progetto Comenius Regional Teasure Hunt in Europe (Referente prof. Giacobbe Rocco Antonio).


La Turchia come l’Italia ha Millenni di testimonianze storiche,  un singolare stratificarsi di civiltà e di sovrapposizione di monumenti che hanno contribuito a conferire a questa terra una ricchezza monumentale unica al mondo anche se complessa e  non semplice da capire.
Monumenti, istituzioni e memorie di altissimo valore, che siamo chiamati a proteggere e divulgare nell’interesse di tutto il mondo, trattandosi di un patrimonio che appartiene a quanti sono sensibili alla cultura, all’arte alla dolcezza del buon vivere.

Il progetto Comenius prende in considerazione due livelli di confronto: quello locale e quello europeo. Concerne il passato, presente e futuro delle regioni delle nazioni partecipanti evidenziando le somiglianze e le differenze .

C’è bisogno di recuperare le proprie radici, il senso di identità; i ragazzi e non solo loro conoscono poco la loro cultura di appartenenza in un mondo globalizzato che tende ad uniformare a creare entità materiali e commerciali senza attenzione all’uomo ed alla sua spiritualità.
I giovani  hanno bisogno di sicurezza. Hanno bisogno di imparare a cooperare e fare lavoro di ricerca. Bisogna aiutarli a vedere la multiculturalità nella propria regione e nel mondo, devono conoscere la geografia, il Globo, rimapparlo senza la pretesa do colonizzarlo, questa è la sfida del XXI secolo.

Una scommessa per rimuovere ostacoli politici, economici e religiosi che potrà avvenire solo prendendo in considerazione l’architettura, arte, la poesia, la  musica, lo sport, le tradizioni, la storia, usi e costumi degli altri popoli ed imparare a rispettare ed amare come quelli della propria nazione.

Sappiamo benissimo che l’ idea di una Terra senza confini nazionali  è una chimera o forse un’assurdità. Basta considerare che nell'epoca che si definisce globalizzata i1 90%  deg1i abitanti non ha mai lasciato la nazione in cui é nato. Per miliardi di persone del XXI secolo, confini, Stati, tradizioni e rapporti di forza tradizionali continuano ad avere un’importanza cruciale, immediatamente comprensibile osservando il business industriale e militare sorto nella costruzione, il controllo e la difesa dei nuovi muri. Da quello tra Israele e Palestina a quello tra Stati Uniti e Messico.

I giovani hanno bisogno di conoscere il ruolo della propria regione e della propria nazione  nell’ambito europeo e superare gli stereotipi e i pregiudizi. Hanno bisogno di migliorare la conoscenza delle lingue  per  comunicare e trarre sollecitazione e forza per la vita quotidiana  per il superamento di tante avverse condizioni sociali, economiche, politiche di questo momento storico e dare il proprio contributo nella missione corale dell’Umanità che dovrebbe essere tesa verso sempre nuovi traguardi di serenità di progresso scientifico e di concordia sociale.








In occasione della visita ad Istambul al fine di far conoscere la vita e l’opera di un personaggio della nostra terra, Carlo Gesualdo principe dei musici,  è stata  consegnata alla dott.ssa Gabriella Fortunato, direttrice (napoletana) dell’Istituto Italiano di Cultura  di Istambul,  una copia del libro: “Gesualdo & Gesualdo -  La vera storia del  principe  dei  musici e del suo casato tra amore  morte creatività  musica  e  sacralità  dell’arte”



Francesco Caloia

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