Il “Dorso di Ariano ad
ISTAMBUL - Turchia
Nell’ultima settimana di maggio, il Dirigente
Scolastico del Liceo Guido Dorso di Ariano Irpino prof. Francesco Caloia, con
una delegazione di docenti e studenti del proprio Istituto si è recato ad Istambul in Turchia, per uno
scambio culturale nell’ambito del progetto Comenius Regional
Teasure Hunt in Europe (Referente prof. Giacobbe
Rocco Antonio).
La Turchia come l’Italia ha Millenni di testimonianze
storiche, un singolare stratificarsi di
civiltà e di sovrapposizione di monumenti che hanno contribuito a conferire a
questa terra una ricchezza monumentale unica al mondo anche se complessa e non semplice da capire.
Monumenti,
istituzioni e memorie di altissimo valore, che siamo chiamati a proteggere e
divulgare nell’interesse di tutto il mondo, trattandosi di un patrimonio che
appartiene a quanti sono sensibili alla cultura, all’arte alla dolcezza del
buon vivere.
Il
progetto Comenius prende in considerazione due livelli di confronto: quello
locale e quello europeo. Concerne il passato, presente e futuro delle regioni
delle nazioni partecipanti evidenziando le somiglianze e le differenze .
C’è bisogno
di recuperare le proprie radici, il senso di identità; i ragazzi e non solo
loro conoscono poco la loro cultura di appartenenza in un mondo globalizzato
che tende ad uniformare a creare entità materiali e commerciali senza
attenzione all’uomo ed alla sua spiritualità.
I
giovani hanno bisogno di sicurezza.
Hanno bisogno di imparare a cooperare e fare lavoro di ricerca. Bisogna
aiutarli a vedere la multiculturalità nella propria regione e nel mondo, devono
conoscere la geografia, il Globo, rimapparlo senza la pretesa do colonizzarlo,
questa è la sfida del XXI secolo.
Una
scommessa per rimuovere ostacoli politici, economici e religiosi che potrà
avvenire solo prendendo in considerazione l’architettura, arte, la poesia,
la musica, lo sport, le tradizioni, la
storia, usi e costumi degli altri popoli ed imparare a rispettare ed amare come
quelli della propria nazione.
Sappiamo
benissimo che l’ idea di una Terra senza confini nazionali è una chimera o forse un’assurdità. Basta
considerare che nell'epoca che si definisce globalizzata i1 90% deg1i abitanti non ha mai lasciato la nazione
in cui é nato. Per miliardi di persone del XXI secolo, confini, Stati,
tradizioni e rapporti di forza tradizionali continuano ad avere un’importanza
cruciale, immediatamente comprensibile osservando il business industriale e
militare sorto nella costruzione, il controllo e la difesa dei nuovi muri. Da
quello tra Israele e Palestina a quello tra Stati Uniti e Messico.
I giovani
hanno bisogno di conoscere il ruolo della propria regione e della propria
nazione nell’ambito europeo e superare
gli stereotipi e i pregiudizi. Hanno bisogno di migliorare la conoscenza delle
lingue per comunicare e trarre sollecitazione e forza per la vita quotidiana per il superamento di tante avverse
condizioni sociali, economiche, politiche di questo momento storico e dare il
proprio contributo nella missione corale dell’Umanità che dovrebbe essere tesa
verso sempre nuovi traguardi di serenità di progresso scientifico e di
concordia sociale.
In occasione della visita ad Istambul al fine di far conoscere la vita e l’opera di un personaggio della nostra terra, Carlo Gesualdo principe dei musici, è stata consegnata alla dott.ssa Gabriella Fortunato, direttrice (napoletana) dell’Istituto Italiano di Cultura di Istambul, una copia del libro: “Gesualdo & Gesualdo - La vera storia del principe dei musici e del suo casato tra amore morte creatività musica e sacralità dell’arte”.
Francesco Caloia
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